Le divinità dei Galli - Versione Quae manent 1 pagina 417 numero 11

Deorum Galli maxime ("soprattutto") Mercurium colunt...Ei qui, neglecta religione, capta tollit et apud se occultat, supplicium cum cruciatu constitutum est.

Tra gli dèi i galli adorano soprattutto Mercurio, di cui nelle loro città vi sono molti simulacri: pensano che questo sia l'inventore di tutte le arti, credono che questo sia condottiero delle vie e dei percorsi, che abbia una grande rilevanza per i guadagni di denaro e i commerci.

Dopo questo adorano Apollo e Marte e Minerva, di cui hanno quasi la stessa opinione che hanno le restanti popolazioni.

Pensano infatti che Marte rimuova le malattie, che Minerva insegni i principi delle arti e dei mestieri, che Giove tenga l'impero degli dèi celesti, che Marte regga le guerre. A costui, quando sono in procinto di sfidarsi in battaglia, offrono in voto ogni bottino; quando sono vincitori, immolano gli animali catturati e ammucchiano in un sol luogo le restanti cose.

In molte città è possibile vedere in luoghi consacrati tumuli ammucchiati di queste cose. A Colui che, trascurata la religione, porta via queste cose conquistate e le nasconde presso di sé, viene disposto un supplizio con tortura.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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