Le ville di Plinio sul lago di Como - Quae Manent 1 pagina 319 numero 36
In questi tempi noi siamo simili, poiché ciascuno dei due costruisce ciò che ci appartiene (nostrum):
tu al mare, io al Lago di Como. Sulla sua riva ci sono molte mie ville, ma mi dilettano due: una è posta sopra delle rocce, guarda il lago; l’altra tocca il lago. E così, io chiamo quella “tragedia”, e questa “commedia” perché viene sostenuta, per così dire, da dei coturni (calzari greci), la seconda [perché questa viene sorretta] come da sandaletti.
Entrambe offrono la loro attrattiva a me che ne sono il padrone; In quel luogo un viale rettilineo si estente per un lungo percorso sopra il litorale qui si curva leggermente con una spaziosa terrazza: quella non sente le acquae del lago, questa le fende; da quella puoi osservare i pescatori, da questa tu puoi anche giacere a letto e gettare l'amo fuori dalla camera da letto o anche dal tetto come da una barca.
E così entrambe mi offrono molta quiete e interminabile diletto.
(By Vogue)
Versione tratta da Plinio il Giovane