Muoviamo guerra a Filippo o la guerra verrà da noi - Quae manent 2 pagina 314 numero 18
Ignorare mihi videmini, Quirites, non utrum bellum...
Mi sembra che voi ignoriate, Quiriti, che non si rifletta se voi abbiate la guerra o la pace, ma se abbiate trasportato le legioni in Macedonia o o se abbiate accettato i nemici in Italia.
Allora abbiamo fatto ciò, perché avevamo Annibale come nemico in Italia, ora respinto Annibale dall'Italia, debellati i Cartaginesi indugiamo a fare ciò? Dovremmo tollerare espugnando Atene, come espugnando Sagunto abbiamo sopportato Annibale, che il re sperimenti la nostra indolenza: non al quinto mese da lì, come Annibale da Sagunto, ma nel quinto giorno rispetto a quando sarà salpato da Corinto, giungerà in Italia.
Che non paragoniate Filippo ad Annibale né i Macedoni ai Cartaginesi: sicuramente lo paragonerete a Pirro. Il minimo accostamento al regno di Macedonia fu sempre l'Epiro ed è ancora oggi. Filippo possiede il Peloponneso tutto in resa e la stessa Argo. Ora comparate le nostre.
Pirro nonostante attaccasse, nonostante fossero salvi i condottieri, i tanti eserciti che poi la guerra Punica aveva distrutto, tuttavia quanto più distrusse l'Italia fiorente, quanto più le cose integre e il vincitore giunse quasi nei pressi della città di Roma.
(By Maria D.)
Versione tratta da Livio