Prima della battaglia di Isso - Quae manent 2 pagina 225 numero 17

Dareus cum quadringentis milibus...

Dario con quattrocentomila fanti e centomila cavalieri procede verso il campo di battaglia.

Una tale moltitudine di nemici incalzava Alessandro in confronto alla sua pochezza, ma talvolta pensava, quanti popoli aveva disperso con questa pochezza. Pertanto la speranza vincendo il timore, ritenendo che sarebbe stato più pericoloso rinviare la guerra, andando intorno ai suoi, parlò a una ad una le genti con un discorso diverso. Infiammava gli Illiri e i Traci con l'ostentazione di risorse e di ricchezza, i Greci con il ricordo delle antiche guerre e dell'odio mortale con i Persiani; poi ora fa ricordare ai Macedoni l'Europa sconfitta, ora l'Asia desiderata vivamente; fa ricordare a tutti i soldati la loro antica fiducia e coraggio.

L'opera di Dario nell'ordinare l'esercito schierato a battaglia fu lenta: questo stesso ispezionava ogni cosa, esortava a uno a uno, li ammoniva dell'antica gloria e potere dei Persiani e del perpetuo possedimento dato dagli dèi immortali.

Dopo tali cose fu intrapresa la battaglia con grande coraggio, in cui entrambi i re vengono feriti. Dopo la fuga di Dario, seguì la strage dei Persiani. Nell'accampamento dei Persiani fu trovato molto oro e tutte le altre ricchezze.
(by Maria D.)

Versione di latino tratta da Giustino

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