Razzia di templi - Quae manent 1 pagina 535 numero 44

Questi avendo spinto la flotta verso il Peloponneso ed essendo giunto al santuario di Giove Olimpo, gli strappò a causa del gran peso il mantello d'oro, con cui la statua di costui era ornata grazie (in seguito)

ad un saccheggio Gelone il tiranno dei Cartaginesi, dicendo che in estate il mantello d'oro era pesante, in inverno era freddo: e gli gettò addosso un pallio di lana, pensando che fosse adatto ad ogni stagione dell'anno. Questo stesso sottrasse ad Epidauro nel santuario di Esculapio la barba d'oro alla statua della divinità, dicendo che non conveniva che il figlio fosse barbuto, visto che in tutti i santuari il padre era senza barba.

Ordinò addirittura di portar via da tutti i luoghi di culto le mense d'argento ed egli stesso portava via senza esitazione le statuette della vittoria d'oro e le coppe e le corone, che erano sostenute dalle mani protese dei simulacri.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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