Un'occasione per reagire da uomini

Non est libertas nihil pati, fallimur:...

Siamo tratti in errore, La libertà non consiste nel non sopportare nulla: la libertà è preporre l'animo alle ingiurie e rendersi tale, da arrivare a gioire in se stessi solo per loro stessi, a staccare da loro stessi le cose più esteriori, affinché chi teme le risate di tutti, le lingue di tutti non debba trascorrere una vita inquieta. Chi è infatti colui che non possa arrecare offesa, se qualcuno può? Ma il saggio e il ricercatore di saggezza dovrebbero adottare un diverso rimedio. Bisognerebbe infatti proporre ciò agli uomini imperfetti e a coloro che indirizzano loro stessi al pubblico giudizio, (indirizzano) loro stessi a dover esser riversati tra le ingiurie e le offese: a chi è previdente accadranno cose più lievi.

Quanto ognuno è più onesto per nascita, per fama, per patrimonio, tanto più coraggiosamente si dovrebbe comportare, memore che gli alti ordini si trovano in prima linea. Dovrebbe sopportare le offese e le parole infamanti e le ignominie e tutti gli altri disonori come il clamore dei nemici e i sassi e i dardi da lontano, che crepitano senza ferita intorno agli elmi. In verità dovrebbe sostenere le ingiurie come le ferite, le altre cose in armi, le altre infisse al petto, non come una caduta, neppure come un movimento al passo.

Anche se dovesse essere spinto e incalzato da una forza ostile, tuttavia sarebbe turpe cedere: tutela la posizione assegnata dalla natura. Chiedi che posizione sia? La posizione dell'uomo.
(by Maria D.)

Versione tratta da Seneca

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