Un tranello dei Numidi mette in difficoltà i Romani - Quae manent 1 pagina 339 numero 27

Apud Cannas iam a Romanis...

Presso canne dai Romani era stata già intrecciata battaglia, quando i Cartaginesi ricorsero ad una frode vergognosa.

Infatti cinquecento Numidi, alleati dei Cartaginesi, e avendo nascoste sotto le corazze le spade e le armi da getto, con l'apparenza di disertori lasciarono i loro e, non appena giunsero presso i Romani, improvvisamente saltarono giù dai cavalli e gettarono gli scudi e i giavellotti dinanzi ai piedi dei Romani.

Dunque furono accolti come disertori tra i soldati e, mentre la battaglia s'intrecciava da ogni parte, rimasero tranquilli. Dopo che tuttavia la contesa aveva occupato gli occhi e gli animi di tutti, allora presero gli scudi, strappati dai corpi di coloro che erano stati distrutti, e ferendo le schiene nell'esercito dei Romani e colpendo le ginocchia, compirono una grande strage.

Poi Asdrubale, condottiero dei Cartaginesi, rimosse i Numidi dalla schiera centrale e li mandò a inseguire i Romani che fuggivano da tutte le parti.
(By Maria D.)

Versione tratta da Livio

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