Una sintetica descrizione della Britannia - Quae manent 2 pagina 329 numero 9
Caelum crebris imbribus ac nebulis foedum; asperitas frigorum abest....
Il clima a causa delle frequenti piogge e delle nebbie è orribile; la rigidità dei freddi (del clima freddo) non giova.
Gli intervalli tra i giorni sono di più rispetto alla durata del nostro mondo; la notte è chiara e breve nella parte estrema della Britannia, così che tu possa distinguere grazie ad un esiguo intervallo la fine e l'inizio del giorno. Perciò se le nuvole non siano d'ostacolo, attestano che durante la notte si potrebbe osservare il fulgore del sole, non il tramontare e il sorgere, ma il percorrere. È evidente che le zone estreme e piane delle terre a causa dell'ombra bassa non sollevano le tenebre, e la notte cade al di sotto del cielo e delle stelle.
Il suolo eccetto l'olivo e la vite e tutte le altre assuefatte a spuntare nelle terre più calde è resistente e fecondo di frutti e di bestiame: maturano tardi, germogliano presto; e la motivazione dell'una e dell'altra è la stessa, la molta acqua delle terre e del cielo. La Britannia porta oro e argento ed altri metalli, come prezzo della vittoria.
E l'oceano genera perle, ma nerastre e bluastre. Alcuni ritengono che l'arte sia distante da quelli che le raccolgono; infatti nel Mar Rosso possono essere strappate le cose vive e che spirano dai sassi, in Britannia, come vengono espulse, vengono raccolte: io dovrei credere che la natura manca alle perle più facilmente che l'avarizia manca a noi.
(By Maria D. )
Versione tratta da Tacito