Uno straordinario esempio di devozione alla patria - Quae Manent 2 pagina 18 numero 27

Pecuniam pro captivis...

Ad Annibale era stato pagato il denaro per i prigionieri, tacque pubblicamente di essere stato frodato in merito a tale cosa:

il senato aveva eguagliato per diritto di potere a quel dittatore Minucio il maestro dei cavalieri, ma questo stesso fece silenzio: inoltre provocato con parecchie ingiurie rimase con lo stesso atteggiamento d'animo non permise mai a se stesso di adirarsi contro lo stato.

Perseverando tanto fu nel cuore (nell'affetto) dei cittadini. Anche in guerra la costanza di costui fu la stessa. Nella battaglia di Canne l'impero romano quasi distrutto bastava a stento tanto da allestire un nuovo esercito. Pertanto ritenendo che sarebbe stato meglio ingannare e eludere l'impeto dei Cartaginesi che intraprendere la battaglia con loro con l'intero esercito schierato a battaglia, irritato dalle moltissime minacce di Annibale, tuttavia non si discostò mai dalla salutare decisione neppure durante il culmine di un piccolo scontro.
(By Maria D.)

Versione tratta da Valerio Massimo

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