Catilina esorta i suoi complici all'azione - Versione Sallustio

Catilina esorta i suoi complici all'azione
versione latino Sallustio traduzione libro sermo et humanitas

Catilina, ut coniurationis conscios in aedibus suis vidit, in abditam paretem aedium duxit, ubi testes non erant, et hanc orationem habuit:...

Non appena vide i complici della congiura nei suoi appartamenti, Catilina li portò in una parte segreta della casa, non c'erano testimoni e tenne questo discorso: "Dal momento che ho conosciuto per tempo il vostro valore, ho intenzione di intraprendere con voi una grande e bella impresa contro i nemici.

Avete già sentito il mio piano: abbiamo condotto una vita misera e sempre la conduciamo, poiché Roma è governata da pochi potenti, ai quali i re, i popoli e le nazioni danno denaro.

Pertanto il favore, il potere, l'onore e la ricchezza sono presso di loro, a noi hanno lasciato i pericoli e la miseria. Quelli dalle città dell'Asia o della Grecia hanno portato con le navi a Roma statue, ricchezza e un gran numero di schiavi, noi, che siamo cittadini Romani e per molti anni abbiamo combattuto con i nemici della nostra città, siamo stati il popolo; noi, liberi cittadini, siamo servi senza riconoscenza, senza potere.

Fino a quando sopporterete questi oltraggi? La libertà, la ricchezza, l'onore sono nei vostri occhi: la sorte ha disposto tutte queste cose per voi, se vincerete".

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