La ricompensa del Servo - SERMO ET HUMANITAS versione latino Petronio

La ricompensa del Servo
versione latino Petronio traduzione libro Sermo et humanitas

Cum conaremur in triclinium intrare, servus nobis procubuit ad pedes ac rogare coepit ut se poenae eriperemus: dicebat magnum non esse...

Quando cercammo di entrare nel triclinio uno schiavo si gettò ai nostri piedi e prese a pregare che lo salvassimo da una punizione: diceva che il suo sbaglio, per il quale correva dei pericoli, era di poco conto; aveva infatti rubato i vestiti dell'amministratore nel bagno, il valore dei quali era si e no di dieci sesterzi.

. Girammo i piedi) e pregammo l'amministratore, che nell'atrio stava contando degli aurei, di rimettere la punizione.

Quello, superbo, alzò la faccia e: "Non mi spinge tanto il danno" disse "quanto la trascuratezza di un pessimo schiavo. Ho perduto i miei abiti da pranzo, senza dubbio di Tiro che mi aveva donato un cliente per il mio compleanno, ma già lavati una volta. Che volete dunque che faccia? Ve lo regalo". Grati per un cosi grande benefìcio, quando entrammo nel triclinio ci corse incontro quello stesso schiavo, per il quale avevamo interceduto, e a noi sorpresissimi diede moltissimi baci ringraziandoci del nostro buon cuore.

"Conoscerete subito chi è colui" disse "al quale avete fatto del bene. Il vino del padrone è il ringraziamento del coppiere".

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