Il lavoro è ricchezza - versione latino

Quidam pater familias cum e vita excessurus esset et nihil aliud possideret, nisi vineam admodum parvam, quam volebat filiis ...cavisse laborem industriamque maximas esse divitias.

Un padre di famiglia, poiché stava per morire e non possedeva nessun'altra cosa se non una vigna molto piccola, che voleva lasciare ai figli, chiamò i figli a sé e così parlò loro: «Io sto per emigrare da questa vita, figli miei; la morte infatti già incombe e non tarderà molto.

Voi certamente pensate che non vi lascerò niente: del resto sapete che ho sempre condotto una vita modesta.

Ma ora vi rivelerò una cosa inaspettata: nella mia vigna è nascosta una ricchezza; se dopo la mia morte la cercherete con cura...». Non potè terminare; la morte interruppe le sue parole. I figli invece, dopo che resero gli onori funebri al padre, pensando che un tesoro fosse stato nascosto sotto terra nella vigna, in essa cominciarono ad aprire la terra piuttosto profondamente e a rivoltarla tutta.

Ma non trovarono nessun tesoro; ma la vigna diligentemente dissodata portava abbondanti frutti. Allora i figli capirono che il padre aveva voluto dire che la fatica e l'operosità sono le più grandi ricchezze.

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