Cimone - Versione latino So tradurre

Cimon, cum maxime in civitate gloria ed auctoritate floreret, in eandem incidit invidiam, in quam pater ...est, annos quinquaginta sex natus.

Cimone, quando era al massimo grado della fortuna in città per gloria ed autorità, si imbatté nella stessa invidia, nella quale si erano imbattuti suo padre e molti nobili della città, e fu condannato con l'ostracismo ad un esilio di dieci anni.

Di questo crimine gli Ateniesi si pentirono prima di lui. Infatti, mentre egli era in esilio lontano dalla città, gli Spartani dichiararono guerra agli Ateniesi e ad Atene si generò immediatamente un così grande rimpianto di Cimone e del suo valore da richiamarlo in patria.

Egli, dimentico dell' antica offesa subita, arrivò in aiuto della patria e si sforzò di ottenere la pace con i nemici. Infatti, poiché godeva del vincolo di ospitalità con gli spartani, partì volontariamente per Sparta, credendo che fosse meglio che i Greci disputassero fra loro con il diritto piuttosto che con le armi. Così conciliò la pace tra le due città.

Poco dopo, inviato a Cipro con duecento navi, avendo conquistato la maggior parte dell'isola, colpito da malattia, mentre assediava la città di Cizio, morì a cinquantasei anni.(da Cornelio Nepote)

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