Generosità del senato Romano

Nunc omnia senatus nostri humanissima et clementissima facta, ut exemplum omnibus, qui civilibus officiis praesunt, ...Tiburi mortuus erat, senatus publico funere sepeliendum esse censuit ut vitae dono honorem sepulturae adiceret.

TESTO LATINO COMPLETO

Ora presumo che siano da riferire tutte le azioni più umane e clementi del nostro senato, quale esempio a tutti quelli che presiedono ad uffici pubblici.

Infatti, quando giunsero a Roma gli ambasciatori Cartaginesi per chiedere la pace e riscattare i prigionieri il senato senza indugio decretò che, senza prendere denaro, i giovani fossero da restituire, il numero dei quali fu di 2750. Gli ambasciatori si stupirono così tanto che fosse restituita una tale quantità di prigionieri, ad un prezzo così irrisorio, che fosse dato il perdono di tante offese dei Cartaginesi, da esclamare:

“Oh generosità del popolo romano paragonabile alla benevolenza degli dei. Oh nostra ambasceria felice sopra ogni desiderio! Infatti riceviamo un beneficio che non meritavamo”. E neppure è da trascurare il fatto che il Senato decretò che Siface, una volta re della Numidia assai ricco, che era morto in prigionia a Tivoli, fosse tumulato o con un funerale pubblico per aggiungere al dono della vita l’onore della sepoltura.

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