Gli imperatori Flavi

Vespasianus, cum successisset Vitellio, quem eius milites occiderant, moderatissime imperium  gessi. Pecuniae tamen... ita ut inter pessimos imperatores a scriptoribus enumeratus sit.

Quando successe a Vitellio che i suoi soldati avevano ucciso, Vespasiano esercitò il potere con grande una moderazione.

Tuttavia si afferma che fosse alquanto avido di danaro, ma anche generoso verso i cittadini. Non conservava memoria delle offese e delle ingiurie e neanche punì mai le ingiurie con crudeltà. Con grande diligenza si adoperò per riportare alla antica severità la disciplina militare che era venuta meno per le guerre civili.

Annetté all'impero romano la Giudea e Gerusalemme, la più nobile città della Palestina, nella quale Salomone aveva edificato un tempio di grande magnificenza. A Vespasiano successe il figlio Tito, uomo di insigni valori non meno civili quanto militari. Dimostrò così tanta clemenza verso i cittadini da essere soprannominato "Delizia del Genere Umano". Fu tuttavia alquanto crudele verso gli Giudei, di cui incendiò e distrusse il tempio, che il padre Vespasiano aveva salvato.

A Tito successe Domiziano, più simile a Nerone e Caligola che al padre ed al fratello. Infatti compì moltissimi delitti con i quali macchiò la memoria del padre e del fratello così che venne elencato dagli scrittori fra i peggiori imperatori.

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