L'infanzia di Perseo

Acrisius, Persei avus, nepotem infantem interimere desiderabat, quia infaustum oraculi responsum audiverat. ... perduxit. Rex, quia pius erat et deos religiose colebat, Perseo et matri tutum hospitium in finibus suis dedit.

Acrisio, il nonno di Perseo, desiderava sopprimere il neonato nipote, perché aveva ascoltato l'infausto responso di un oracolo.

Arrestò quindi il fanciullo e la madre Danae, li chiuse in una cassa di legno e li gettò fra le onde del mare. Poiché si era scatenata una tempesta improvvisa, Giove, vide dal cielo il pericolo del figlio (infatti era il padre di Perseo) e decise di salvare il bambino con la madre.

E allora sparse la quiete del cielo e del mare, calmò i le gonfie onde, inviò un dolce vento che spingesse la cassa verso terra. Sulla spiaggia dell’isola di Serifo, nel mare Egeo, poiché un pescatore aveva rinvenuto la cassa, vide Danae ed il figlio stesi nella cassa. Quando la povera donna guardò verso il cielo e riprese la forze, rese grazia agli dei che erano stati tanto benevoli e sollecitò la misericordia del pescatore.

Il pescatore, dopo aver accettato con benevolenza, portò madre e fanciullo a Polidette, re dell’isola. Il re, poiché era uomo devoto e rispettava religiosamente gli dei, offrì a Perseo e alla madre ospitalità protetta nei suoi confini.

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