Scipione Emiliano

Publius Scipio Aemilianus, Pauli Macedonici filius, a Scipione Africano adoptatus, in Macedonia cum fratre bellans, victum Persen...qui ab optimatibus in tumultu necatus erat, populo obstrepenti respondit eum iure necatum esse, quia rem publicam subvertere vellet.

TESTO LATINO COMPLETO

Publio Scipione Emiliano, figlio di Paolo Macedonico, adottato da Scipione l’Africano, lottando con il fratello in Macedonia inseguì tanto ostinatamente il vinto Perse, che solamente a metà della notte ritornò all’accampamento.

Luogotenente di Lucullo in Spagna, batté i con un singolo combattimento un provocatore presso la città di Intercatia. Tribuno in Africa sotto il comando di Tito Manilio, salvò con decisione e valore otto coorti chiuse d’assedio, dalle quali fu ricompensato con la corona obsidionale.

Aspirano alla carica di Edile, fatto console prima del tempo, In sei mesi distrusse Cartagine. Prese per fame Numanzia in Spagna dopo aver riportato la disciplina dei soldati; dopo quella vittoria venne chiamato Numantino. Visse sempre così moderatamente che inviato come ambasciatore presso i re dell’oriente, portò con se soltanto due servi.

Interrogato sull’uccisione di Tiberio Gracco, assassinato in un tumulto di aristocratici, rispose al popolo che rumoreggiava che quello era stato ucciso a buon diritto perché voleva sovvertire lo stato.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:22:39 - flow version _RPTC_G1.3