Tre brucianti sconfitte romane

Eodem anno tres clades magno cum dedecore a Romanis acceptae sunt. ... non longe a Trasumeno lacu, qui est inter Tusciam et Umbriam.

Nello stesso anno i Romani ricevettero tre sconfitte con un grande disonore. Lo stesso Annibale trasportò il suo esercito dalla Spagna in Italia per assediare la stessa Roma e depredare le sue case e i suoi templi.

Dopo avere oltrepassato le Alpi, molti Liguri e molti Galli si unirono al suo esercito per condurre le proprie milizie contro Roma e devastarla con le proprie forze. Per primo Cornelio Scipione si oppose ad Annibale con il suo esercito, ma, avendo dato inizio al combattimento presso il fiume Ticino, subì egli stesso una grave ferita e fu costretto a ritornare nel suo accampamento.

Anche Sempronio Gracco combatté presso il fiume Trebbia contro lo stesso Annibale e le sue truppe e ricevette un’altra sconfitta. Così Annibale non interruppe la sua marcia attraverso le assai fertili regioni d’Italia ed arrivò  in Etruria con grandi saccheggi e incendi.

Qui attaccò il console Flaminio e inflisse la terza sconfitta al suo esercito non lontano dal Lago Trasimeno, che è tra l’Etruria e l’Umbria.

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