Un governatore rammollito

Verres, cum praetor in Siciliam a senatu missus esset, Syracusis hibernis mensibus domi inclusus vivebat ... In cubiculum veniebant Siciliae magistratus et controversiae civium deferebantur.

Verre, essendo stato inviato dal senato in Sicilia come governatore, nei mesi invernali viveva a Siracusa rinchiuso in casa e non lo si poteva reperire in modo facile non solo fuori casa, ma neppure fuori del letto.

Poiché poi era iniziata la primavera (in verità non riconosceva la primavera dal vento Favonio, ma, quando vedeva una sola rosa nel giardino, allora riconosceva l’inizio della primavera), si dedicava ai lavori e ai viaggi e poiché si dimostrava tanto pigro e delicato, non fu mai visto seduto a cavallo.

Veniva portato infatti sempre sulla lettiga, nella quale il cuscino era trasparente, colmo di rose. Inoltre Verre aveva delle corone di fiori, una sulla testa, un’altra al collo e di continuo portava alle narici una reticella colma di rose per godere dei soavi odori.

Quando poi giungeva in una città, si faceva portare con la lettiga fino alla stanza dove aveva deciso di dormire. Nella stanza giungevano i magistrati della Sicilia ed erano riferite le controversie dei cittadini.

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