Un orribile fatto di sangue

Heraclea, Hieronis filia, cum multitudinem iratam ad se venientem cognovisset et in sacrarium familiare....et venit nuntius  ne interficerentur.

La figlia di Gerone Eraclea, quando seppe che una moltitudine adirata stava andando da lei ed era scappata nel sacrario della famiglia ed aveva condotto con sé le due figlie, non chiese la salvezza per sé, ma pregò i tumultuanti che avessero rispetto delle fanciulle e non imitassero le malvagità dei tiranni.

Ma quelli sgozzarono la donna, tratta fuori dai Penetrali (dove si custodivano i Penati).

Assalirono quindi le vergini, cosparse del sangue della madre, che, spinte dal tumulto fuggirono dal sacrario, ma furono trattenute sulla porta dai tumultuanti. Esse, tuttavia, con uno sforzo massimo poterono evadere, ma nondimeno, abbattute dalle ferite, quando avevano riempito ogni cosa di sangue, caddero esanimi.

Il loro assassinio, di per se deplorevole, fu reso ancor più pietoso dal caso. Infatti, poco dopo gli animi dei cittadini si sono volti alla misericordia ed arrivò l’ordine che non fossero uccise.

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