Una pescaia in Campania
In Baiarum sinu, apud oppidum Puteolos, sunt duo lacus: Avernus et Lucrinus. In lacuum aquis plurimi pisces natabant ... Ad Caesaris honorem a Romanis portus appellatus est Iulius.
Nella insenatura di Baia, presso la città di Pozzuoli, esistono due laghi: (il Lago) Averno e (il Lago) Lucrino.
Nelle acque dei laghi nuotavano moltissimi pesci e della loro pesca una grande richiesta richiesta a pescatori e venditori della Campania veniva fatta ed ingenti entrate arrivavano (da queste) all’erario pubblico. Ma dal mare vicino spesso la marea irrompeva nei laghi con veemente impeto e risucchiando i pesci nell’alto mare portava ingenti ed innumerevoli perdite ai pescatori ed ai venditori.
(I pescatori) andarono dunque a Roma e rappresentarono al senato le loro perdite. Allora, su ordine del Senato, Giulio Cesare, con spesa pubblica, separando con delle dighe parte del mare, lasciò delle bocche modeste all’irrompere delle onde. Così per i pesci esiste (ancora)
un passaggio dal mare e verso il mare e nei laghi irrompono assalti delle onde più deboli. Ad onore di Cesare il porto fu denominato dai Romani "Giulio".