Bibliotheca a Graeco sermone nomen accepit, quod ibi recondunntur libri. Apud Graecos ...

La "biblioteca" ha derivato il nome dalla lingua Greca, poiché lì vengono conservati i libri.

Presso i Greci, per primo Pisistrato, il tiranno degli Ateniesi, fondò una biblioteca, che Serse, dopo che essa fu ingrandita da allora in avanti dagli Ateniesi, portò nella terra dei Persiani, una volta che ebbe dato alle fiamme Atene. Alessandro Magno e i successori di lui, mirarono a rifornire le biblioteche di ogni genere di libri.

In Egitto, soprattutto Tolomeo, dal soprannome di Filadelfo, ardeva di passione per le biblioteche al punto che superò Pisistrato: infatti ai suoi tempi ad Alessandria vennero trovati settantamila libri. Invece a Roma portò per primo una grande quantità di libri Emilio Paolo, dopo che Perseo, il re dei Macedoni, venne sconfitto; poi Lucullo trasferì a Roma moltissimi libri, dal bottino del Ponto.

Successivamente Cesare affidò a Marco Varrone l'incarico che nella città venissero costruite numerosissime biblioteche.

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