I viaggi di Ulisse - Studiare latino
Ulixes, Troia deleta, priusquam Ithacam, patriam dilectissimam, rediret, sic dis iubentibus, permulta maximaque...cum cibo satiatus esset atque multis muneribus locupletatus esset, ad extremum in patriam pervenit.
Ulisse, distrutta Troia, prima di far ritorno ad Itaca, la dilettissima patria, secondo le disposizioni in tal modo degli dèi (ordinando gli dèi in tal modo), andò incontro a a numerosissimi e grandissimi pericoli: scappò via dal ciclope Polifemo, un gigante tanto feroce quanto funesto; scatenandosi le tempeste, fece naufragio una volta ed una seconda volta; si allontanò da Circe, la pessima e avvelenatrice maga, che aveva trasformato in maiali parecchi compagni; evitò molto abilmente l'insidia tra Scilla e Cariddi; respinse più fortemente che prudentemente le lusinghe delle sirene, che con il soave canto seducevano i marinai.
Anche se Calipso, la bellissima ninfa, nella cui isola Ulisse soggiornò moltissimo tempo, ebbe promesso che gli avrebbe dato l'immortalità, tuttavia Ulisse rifiutò il beneficio. Infatti Ulisse preferì prima di tutto ritornare a casa e abbracciare (cingere con l'abbraccio) la fedele moglie, che amava.
E così, essendo stato accolto come esule presso i Feaci da Alcino e da sua moglie con la massima cortesia, fu condotto a casa del re da Nausica, la bellissima figlia di Alcino e, dopo essersi saziato di cibo e dopo essere stato arricchito con molti doni, alla fine giunse in patria. (By Maria D.)