Narcissus venator Arcadicus pulcher adulescens erat superbus tamenumero Pulchritudine corporis sui inflatus ...

Narciso, un cacciatore Arcadico, era un bel giovane, e tuttavia arrogante. Esaltato per via della bellezza del suo corpo, non considerava degne di aiuto le suppliche della sfortunata Eco. Perciò, gli dèi del cielo stabiliscono di punire il giovane, ed infondono del duro animo di Narciso un nuovo desiderio:

egli viene vinto dall'amore di sé e della propria bellezza. Un giorno, dopo le fatiche della caccia, mentre placa la sete presso un limpido lago, vede il proprio aspetto nell'acqua argentata del lago, e viene preso dallo stupore e da un folle amore di sé. Resta per lungo tempo immobile, e con occhi intenti, contempla la propria immagine nel calmo specchio d'acqua, e non sente la fame né la sete, ma per giorni e notti interi osserva fisso l'acqua. Quando, poco alla volta, le forze abbandonano il giovane, anche allora egli resta fermo vicino al lago, e non distoglie gli occhi dalla propria immagine nell'acqua.

Così il giovane arrogante muore, poi, al posto suo, viene trovato un delicato fiore bianco e rosso: gli dèi tramutano l'arrogante cacciatore Arcadico in un esile fiore per l'amore disprezzato della sfortunata Eco.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:20:18 - flow version _RPTC_G1.3