Psiche è ritenuta la nuova Venere

Tandem 2

Inizio: Erant in quadam civitate rex et regina. Hi tres numero filias forma conspicuas habuere... Fine: stillarum germine non maria, sed terras Venerem aliam virginali flore praeditam pullulasse.

In una certa città esistevano un re e una regina. Costoro ebbero tre figlie di straordinaria bellezza, ma le maggiori d'età, benché di aspetto bellissimo, si riteneva fossero idonee ad essere celebrate con lodi umane, ma in verità la bellezza della fanciulla più giovane era tanto speciale, tanto eccelsa da non poter essere descritta e neppure sufficientemente lodata con umane parole. Quindi molti cittadini e numerosi forestieri, che la fama di un tale meraviglioso spettacolo riuniva in una appassionata affluenza, stupiti dall'ammirazione per tale inaccessibile bellezza e volgendo a destra le loro facce, con l'indice appoggiato sul pollice alzato, come veramente fosse la stessa dea Venere la veneravano con adorazione religiosa/con atti di adorazione religiosa.

E già la fama era arrivata nelle città vicine e nelle regioni attigue alla dea, che aveva partorito il ceruleo abisso del mare ed aveva fatto crescere lo spruzzo dei flutti spumeggianti, già elargito in ogni dove il favore del suo nume, intrattenersi in mezzo alle assemblee del popolo o, certamente ancora con un nuovo germe delle stille celesti, non i mari, ma le terre l'altra Venere dotata di un fiore virginale aveva prodotto.

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