Agamemnon et Menelaus ad urbem Troiam naves solverunt; nam Helenam, a Paride Alexandro raptam recipere statuerant ...

Agamennone e Menelao fecero salpare le navi verso la città di Troia; infatti avevano stabilito di riprendere Elena, che era stata rapita da Alessandro Paride.

Tuttavia, le loro navi erano trattenute in Aulide dai venti avversi, poiché la rotta della flotta era impedita a causa di un misfatto di Agamennone: una cerva sacra a Diana era stata da lui sacrilegamente uccisa. Allora Ifigenia, la figlia di Agamennone, fatta venire nell'accampamento e condotta agli altari, attendeva la propria sorte; infatti, con il sangue della fanciulla il re auspica di placare l'ira della dea (così infatti avevano detto gli indovini).

Dunque la ragione di stato aveva prevalso sull'affetto, e il re aveva prevalso sul padre, e Ifigenia stava ferma presso l'altare, davanti agli occhi di quelli che commiseravano la sua morte prematura. Ma le mani dei sacerdoti che piangevano, che ormai sacrificavano la giovane, vennero trattenute dalla dea. Diana, infatti, spinta dalla pietà, gettò davanti agli occhi di tutti una nube, e scambiò la fanciulla con una cerva.

La dea viene placata dal sacrificio di questa, e nello stesso tempo la furia del mare si calma, e le mille navi dei Greci con i venti favorevoli partono dai porti. Ifigenia, dopo essere stata trasportata nella regione Taurica, fu nominata sacerdotessa di Diana.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:14:29 - flow version _RPTC_G1.3