Altera autem est pars urbi cui nomen Achradina est in qua forum magnum pulchra porticus ornatum prytaneum ...
La città ha una seconda zona, che ha nome Acradina; in essa (ci sono) una grande piazza, bei porticati, un elegante pritaneo, c'è una ampia Curia ed uno straordinario tempio di Giove Olimpo, e tutte le altre parti della città, che sono divise da un'unica ampia strada, e da molte (strade) oblique.
La terza è una città che, poiché in quella zona ci fu un antico santuario della (dea) Fortuna, fu chiamata Tica; in essa c'è un ampio ginnasio e numerosi santuari consacrati. La quarta (zona) è quella che, poiché è stata edificata per ultima, si chiama "Neapolis" (città nuova); nel suo punto più alto c'è un grande teatro, inoltre ci sono due templi eccellenti, il primo di Cerere, il secondo di Libera, e una statua di Apollo che è chiamata Temenite.
Marcello, dopo che ebbe conquistato con la forza una città tanto illustre, non ritenne che si addicesse all'azione gloriosa del popolo Romano questo fatto, ovvero distruggere, cancellare e abbattere questa bellezza, dalla quale, peraltro, non si presentava nessun pericolo.
Vediamo le cose che furono trasferite a Roma, presso il tempio di Onore e Virtù, e in altri luoghi: non collocò nulla nella sua casa, nulla nei suoi giardini, nulla nel suo podere fuori città. Anzi, lasciò moltissime e bellissime opere a Siracusa; e poi non violò nessuno, e non toccò nessuno.