Battaglia contro i Soziati (I)
Eodem fere tempore P. Crassus in Aquitaniam pervenit, quae et regionum latitudine et multitudine hominum …
Quasi nel medesimo periodo, P. Crasso giunse nell'Aquitania, che viene considerata la terza parte della Gallia, sia in fatto di estensione delle regioni, sia in fatto di massa di uomini.
Egli capiva che gli era necessaria un'attenzione non piccola, poiché, nei medesimi luoghi, pochi anni prima, il luogotenente L. Valerio Preconino era stato ucciso dopo che l'esercito era stato respinto, e il proconsole L. Manlio era scappato dopo aver perso le salmerie. E così, dopo che l'approvvigionamento di grano era stato organizzato, e dopo che le truppe ausiliarie e la cavalleria erano state procurate, e dopo inoltre che, nome per nome, erano stati convocati molti uomini valorosi da Tolosa, da Carcassonne e da Narbona – che sono le città della provincia di Gallia limitrofe a queste regioni – egli fece entrare l'esercito nel territorio dei Soziati. Una volta appreso del suo arrivo, i Soziati, dopo che ebbero radunato vaste truppe, e dopo che ebbero assalito il nostro esercito in marcia per mezzo della cavalleria, grazie alla quale avevano una grandissima forza, come prima cosa ingaggiarono un combattimento a cavallo, poi, dato che la loro cavalleria era stata respinta e i nostri incalzavano, improvvisamente fecero comparire le truppe di fanteria, che avevano collocato in agguato in un avvallamento, ed esse, aggredendo i nostri sparpagliati, riavviarono lo scontro.