Cum tridui viam procesisset, nuntiatum est Caesari Ariovistum cum suis omnibus copiis ...
Dopo essere avanzato per tre giorni di marcia, a Cesare fu riferito che Ariovisto si dirigeva con tutte le sue truppe a conquistare Vesonzione, che è la città più grande dei Sequani.
Cesare riteneva di dover fare notevolmente attenzione al fatto che ciò non accadesse. Infatti in quella città c'era grandissima provvista di tutte le cose che erano di utilità per la guerra, ed essa era a tal punto fortificata dalla conformazione del luogo, da dare grande possibilità di protrarre nel tempo la guerra, per il fatto che il fiume Dubi cinge quasi tutta la città come se (fosse) tracciato tutt'intorno con un compasso.
E un monte di notevole altezza occupa lo spazio rimanente, che non è più largo di seicento piedi, nel quale il fiume si interrompe, cosicché le rive del fiume toccano da entrambe le parti le pendici di quel monte; un muro eretto tutt'intorno rende questo (monte) una rocca e lo congiunge con la città.
Cesare si dirige qui a marce forzate, diurne e notturne, e, dopo aver occupato la città, vi colloca una guarnigione.