Gli animali e il cibo

Pastum autem animantibus large et copiose natura eum qui cuique aptus erat...

Per giunta la Natura ha fornito generosamente e con abbondanza agli esseri viventi quel cibo che era adatto ad ognuno.

Posso anche elencare quali parti del corpo, negli animali, siano idonee a mangiare. La medesima Natura, infatti, ha dato ai diversi animali una via differente per assumere il cibo. Dunque, alcuni animali si avvicinano al cibo camminando, altri strisciando, altri volando, altri nuotando, e cercano di prendere il cibo in parte con l'apertura della bocca e con gli stessi denti, in parte lo afferrano con la forza degli artigli, e in parte con la curvatura dei becchi, altri lo succhiano, altri lo smembrano, altri lo divorano, altri lo masticano.

E per giunta è proprio la scarsa altezza di alcuni, che fa in modo che essi raggiungano facilmente con i becchi il cibo della terra;

quelli che, all'opposto, sono più alti, come le oche, come i cigni, come le gru, e come i cammelli, sono aiutati dalla lunghezza dei colli; anche all'elefante è stata data una mano, poiché, per la grandezza del corpo, aveva difficoltosi accessi al pasto.

Versione tratta da: Cicerone

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