I funerali di Cesare
Funere indicto rogus extructus est in Martio campo iuxta Iuliae tumulum et pro rostris aurata...
Dopo che fu indetto il funerale, fu eretto il rogo nel Campo Marzio, vicino al sepolcro di Giulia, e davanti alle tribune venne collocata una cappella dorata a somiglianza del tempio di Venere Genitrice;
all'interno, un letto di avorio ricoperto di porpora e d'oro, e sulla testata un trofeo con l'abito nel quale era stato assassinato. Nel corso degli spettacoli funerari furono intonati certi brani adattati al compianto e al malanimo per la sua uccisione. I magistrati e quelli che avevano ricoperto cariche pubbliche trasportarono il letto nella piazza, davanti alle tribune.
Mentre una parte volevacremarlo nella cappella di Giove Capitolino, e una parte lo destinavaalla Curia di Pompeo, all'improvviso due tali, armati di spade, e che portavano ognuno due giavellotti, appiccarono le fiamme con due ceri ardenti, e subito la folla di quelli che stavano attorno accatastò come dono sterpi secchi e i sedili delle tribune, e inoltre qualsiasi cosa si trovava lì. Quindi i suonatori di flauto e gli attori, sfilatisi e lacerata la veste che, da abito per i trionfi, avevano indossato per la presente occasione, la gettarono nel fuoco, e i legionari dei soldati veterani vi gettarono le proprie armi, ornati delle quali celebravano il funerale.
Versione tratta da: Svetonio