Ingravescente Eburonum periculo ad mediam noctem perducitur inter nostros disputatio ...

Poiché aumentava il pericolo degli Eburoni, nel cuore della notte si tiene tra i nostri una discussione: alcuni consigliavano di lasciare l'accampamento e di dirigersi verso la legione, altri (consigliavano) di aspettare i rinforzi.

Alla fine, Titurio, d'autorità, impose la sua opinione: infatti, sosteneva che sarebbero arrivati alla legione più vicina senza alcun pericolo, viceversa, con un lungo assedio, non avrebbero sopportato la fame e il freddo.

La restante parte della notte viene trascorsa nei turni di guardia. All'alba si spostano dall'accampamento, con una lunga colonna d'uomini e pesanti salmerie. Ma i nemici, dopo che, dal mormorio notturno e dalle veglie, si furono resi conto della partenza, attendevano il loro arrivo in un luogo adatto e nascosto della valle: balzarono fuori da entrambe le parti all'improvviso, e ingaggiarono la battaglia.

Allora, alla fine Titurio, che prima non aveva previsto nulla, incominciò a trepidare, e a correre da una parte e dall'altra, e a disporre le coorti; tuttavia, faceva quelle stesse cose con timore e sconsideratamente, cosa che accade a quelli che sono costretti a prendere una decisione a cose fatte.

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