L'agricoltura è un'attività sicura, anche se poco redditizia
In Italia Europae longa paeninsula et in Sicilia apud Italiae oras magna et opulenta insula …
Nell'Italia, la lunga penisola dell'Europa, e nella Sicilia, un'isola grande e ricca presso le coste dell'Italia, c'era sia terra fertile, sia una grande massa di agricoltori.
Agli abitanti si offriva una grande abbondanza di uva, di olio e di primizie: gli agricoltori, infatti, coltivavano la terra con grande laboriosità. Però, di tanto in tanto, l'Italia e la Sicilia venivano tormentate dalla mancanza del raccolto: dunque l'agricoltore spesso offriva alla famiglia un pasto modesto, e nelle anfore non c'era abbondanza di cibi. Ai convitati, nel banchetto, non venivano serviti né la focaccia, né la salsa; le ancelle, ogni giorno, mangiavano unicamente polenta.
Ma l'agricoltore non abbandonava mai la propria terra, e presto era offerta nuova abbondanza di primizie, e le anfore venivano nuovamente riempite. Invece i marinai attraversavano le acque con abilità ed accortezza, per mezzo di imbarcazioni piccole, ma robuste, e, tramite il commercio, accumulavano grande ricchezza: e così, la vita dei marinai veniva considerata felice.
Ma spesso, sui marinai incombeva la minaccia dell'agguato dei pirati e delle tempeste: le imbarcazioni, di tanto in tanto, venivano affondate dalle tempeste, oppure venivano sottratte dai pirati. Dunque gli abitanti desiderano la vita di campagna, modesta, ma sicura.