L'inganno fallito della volpe

Gallus olim cum gallinis timidisque anseribus et aliis areae animalibus sub stabuli tecto nocturno tempore …

Una volta, un gallo riposava durante le ore notturne sotto il tetto della stalla, insieme alle galline, alle oche paurose, e agli altri animali dell'aia. Davanti alla stalla, poiché era tormentata dalla fame e già pregustava la carne dei pulcini, strisciava una volpe, animale dall'astuzia fraudolenta, ed iniziava un discorso:

Vengo in qualità di messaggera per voi e per tutti gli animali dell'aia: per ordine di Giove le ostilità tra gli animali cesseranno per sempre.

Non divamperanno più le terribili liti dei cani e delle lepri, le inimicizie delle pecore e dei lupi, le rivalità tra i topi e i gatti. Le pecore dormiranno sicure tra i lupi, l'amicizia verrà sancita tra i buoi e le pantere, e mai più i capi di bestiame temeranno i serpenti velenosi. Dunque anche noi stipuleremo un patto di amicizia: perciò, aprite le porte della vostra stalla e accettate il mio pegno dell'accordo!

Però il gallo, poiché si accorgeva dell'insidia della volpe, rispondeva brevemente in questa maniera: O amica, anche il cane sarà testimone della nostra amicizia. A quel punto la volpe dice: Forse la pace degli animali non è ancora nota ai cani. Poi, attraverso il silenzio delle tenebre, ritorna a bocca asciutta verso i boschi.

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