Litterae Romae primum a Livio Andronico instituuntur Graeco servo: Livius enim a Romanis Tarenti in Graeco Italiae oppido capiebatur ...
A Roma, la letteratura viene fondata originariamente da Livio Andronico, uno schiavo Greco: Livio, infatti, veniva catturato dai Romani a Taranto, una città Greca dell'Italia, e veniva portato a Roma, poiché era fornito di grande saggezza e cultura.
Andronico porta con sé a Roma i libri di Omero, ricopiati su fogli di papiro e custoditi all'interno di bauli, e li traduce per i Romani nella lingua Italica.
Inoltre, per mezzo di tragedie coturnate, narra in lingua Latina i miti della guerra di Troia, e, per la prima volta, fonda sull'Aventino un collegio di scrittori ed attori. Successivamente, Cn. Nevio narrerà la guerra Punica in sette libri, e celebrerà, con una tragedia pretesta, l'importante vittoria di Marcello contro i Galli, a Clastidio.
Ancora oggi i Romani ridono nel teatro, perché guardano spesso le commedie palliate di T. Maccio Plauto: Plauto, infatti, era inizialmente un attore, poi, con le sue commedie, racconterà in maniera sfacciata gli inganni degli schiavi e gli amori dei fanciulli e delle fanciulle.