L'accusato - TEMPLUM LATINITATIS Cicerone versione latino

L'accusato versione latino Cicerone traduzione libro Templum latinitatis

Ego sic intellego, iudices: cum de pecuniis repetundis nomen cuiuspiam deferatur, si certamen inter aliquos sit cui potissimum delatio...

Ecco come la penso, o giudici: quando qualcuno vien denunciato per concussione, nel caso in cui ci sia un conflitto fra alcuni a chi venga assegnato, a maggior titolo il ruolo di accusatore ["alicui delationem dare" è idiomatico; come vedi, (io credo) sia opportuno che vengano valutati queste due cose: 1) coloro che, a quanto si dice, hanno subito le ingiustizie, chi vogliono, a tutti i costi, come accusatore? 2) e il presunto artefice di quelle ingiustizi, chi vuole, meno che mai (come accusatore)?

Per quanto io ritenga, o giudici, che in questo processo entrambi (i suddetti) elementi siano lapalissiani, tuttavia discorrerò di entrambi, e in primo luogo di quello che, per voi, deve aver maggior importanza ovvero della volontà di coloro che hanno subito le ingiustizie: (infatti) (è proprio) per loro vantaggio/bene (che) è stato istruito (questo) processo per concussione. Verre viene imputato per aver saccheggiato, per tre anni (di seguito), la provincia siciliana, per aver devastato le città sicule, per aver fatto il vuoto nelle case, per aver spogliato i luoghi sacri.

I Siciliani son tutti (qui) riuniti a sporgere denunce: confidano nella mia buona fede, che hanno di già apprezzata e comprovata; attraverso la mia personasi appellano all'aiuto vostro e delle leggi di Roma.

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