Veni, vidi, vici (II) - Versione Verba Iuvant

Deinde Caesar Thessaliam petiit, ubi Pompeium Pharsalico...

Poi Cesare si diresse in Tessaglia, dove vinse Pompeo nel combattimento di Farsalo; la cavalleria di Cesare era sul punto di catturare Pompeo, quando egli, spronato il cavallo, con gli aiuti dei suoi, uscì dalla schiera.

Cesare lo seguì mentre fuggiva e durante il cammino seppe che Pompeo era stato ucciso. Allora suscitò una guerra contro Tolomeo assassino di Pompeo dal quale sapeva che venivano preparate imboscate anche contro di lui, vinto il quale (abl ass), Cesare si recò nel Ponto e con un solo combattimento sbaragliò Farnace, figlio di Mitridate, il ribelle fu assalito entro il quinto giorno dall'arrivo, a dire il vero in quattro ore dalle quali l'esercito era giunto al suo cospetto.

Per contrassegnare la velocità della vittoria nel trionfo fissò tre parole nel titolo onorifico: "Venni, vidi, vinsi". Successivamente la sua buona fortuna accompagnò Cesare a in ogni luogo: vinse Giuba, Re della Numidia e le rimanenti fazioni Pompeiane che si erano rianimate in Africa.

Vinse i figli di Pompeo in Spagna. Usò la vittoria con clemenza, e risparmiò tutti quelli che avevano scagliato le armi contro di lui. Tornato a Roma trionfò per la quinta volta.

Parte I - TRADUZIONE QUI

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