La favola della rosa
Flos rosae veneri, amoris pulchritudinisque deae, sacer est. Namque ut venus venustate et forma ceteras deas superat, ...Ita rosa flos iuventutis appellatur.
Il fiore della rosa è sacro a Venere, dea dell'amore e della bellezza. E infatti, come Venere supera in grazia e bellezza le altre dee, così la rosa supera gli altri fiori in aspetto e dolcezza del profumo.
La rosa, come narra il mito, un tempo fu candida, ma divenne rossa a causa del sangue di Venere.
La dea infatti, mentre passeggiava in un giardino con le ninfe e raccoglieva fiori, era stata punta accidentalmente dalla spina di un roseto e il suo sangue aveva impregnato tutte le rose. Presso i poeti la rosa simboleggia la giovinezza: infatti, come gli anni giovanili fuggono irreparabili, così la rosa fiorisce in poco tempo, appassisce velocemente.
Un solo giorno apre la rosa, un solo giorno la consuma, come dice Ausonio, celebre poeta dei Romani. Così la rosa è chiamata fiore della giovinezza.