Aretusa - Versione latino Verba Manent
Arethusa pulchra nympha erat et in virentibus silvis et montibus …
Aretusa era una ninfa avvenente, e viveva con letizia, con le sue sorelle, nei boschi lussureggianti e sui monti dell’Acaia.
Una volta affaticata dopo una lunga battuta di caccia, faceva ritorno nel bosco e, lungo la strada, scorge le limpide acque del fiume Alfeo ed immerge in quelle le proprie membra. Improvvisamente sente un rauco mormorio sotto il fiume, poi ode una voce che proveniva dalle acque: Dove ti affretti o Aretusa?
Io sono Alfeo, la divinità di questo fiume”. Atterrita, la ninfa scappa velocemente, ma Alfeo accanito le stava alle calcagna e la incalzava fortemente, così come l'avvoltoio incalza le colombe spaventate. La ninfa correva invano attraverso le pianure e attraverso i monti, e, alla fine, affaticata per una fatica tanto grande, invoca la dea Diana e grida a gran voce:
" Diana, aiuta la tua ancella!" La dea viene commossa dalle preghiere e nasconde Aretusa in una densa nube. Poi, il corpo della ninfa viene trasmutato nell'acqua, e, attraverso le cavità del mare, viene portato a Siracusa, dove ritorna in superficie come nuova sorgente.