Consigli paterni

Pater familias senectute et gravi diutinoque morbo confectus quia supremus …

Un capofamiglia, afflitto dalla vecchiaia e da una malattia grave e duratura, poiché si avvicinava l’ultimo giorno della vita, fece venire presso la propria casa tutta la discendenza.

I figli guardavano con grande afflizione la testa del padre, dalla venerabile canizie; il volto pallido e la magrezza consunta toglievano ormai ogni speranza di salvezza. A quel punto il buon padre donò ai figli alle figlie gli ultimi insegnamenti:

O figli miei, siate sempre giusti e forti: la sequenza dei giorni, nella vita degli esseri umani, è breve, e la sorte delle vicende umane è alterna e mutevole: per questo motivo tutti gli uomini devono riporre la speranza nella propria giustizia, nella propria forza e nell’aiuto degli dèi. L’uomo probo tiene fede ai doveri della lealtà non soltanto nelle circostanze favorevoli, ma anche nelle circostanze avverse, e considera una rispettabile povertà migliore di un guadagno scellerato;

l’uomo forte combatte accanitamente sul campo di battaglia in difesa dello Stato e non ritiene dannosa la morte: anzi, egli attende la morte con una piacevole speranza di immortalità.

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