Coriolano chiede l'abrogazione dei diritti dei plebei
M. Minucio et A. Sempronio consulibus, magna vis frumenti e Sicilia Romam advecta est, agitatumque est in senatu ... Utantur hac annona, quam furore suo fecere".
Sotto i consoli M.Minucio e A.Sempronio, fu trasportata dalla Sicilia a Roma una grande risorsa di Frumento, e si discusse animatamente in senato a che prezzo si dovesse vendere alla plebe.
Molti senatori ritenevano che era giunto il momento di schiacciare la Plebe e recuperare i diritti che erano stati strappati con la secessione. Fra i primi Marcio Coriolano, era ostile ai tribuni della Plebe: "se in una così grande necessità di provvista di viveri i Plebei desiderassero diminuire la raccolta dell'anno, restituirebbero l'antico diritto ai patrizi.
Perché io devo vedere i magistrati della plebe, vedere Sicino potente? Forse io dovrei tollerare questo disonore più a lungo di quanto sia necessario? Forse io, che non avrò sopportato il re Tarquinio, sopporterò Sicinio? Ora Sicinio si dovrebbe ritirare, dovrebbe richiamare la Plebe; dovrebbe rendere accessibile il percorso verso il monte Sacro e gli altri colli; rapiscano veramente i cereali dai nostri campi come li rubarono tre anni prima.
Utilizzino questa annona, che ottennero con il loro furore. "
(By Maria D. ).