Diana e Minerva
Multae sunt deae Italiae. Italiae incolae magna cum reverentia …
Esistono molte dee d'Italia [=Le dee dell’Italia sono molte]. Gli abitanti dell’Italia venerano Diana e Minerva con grande devozione.
Diana, figlia di Latona, non è solto la dea dei boschi, ma è anche la dea della caccia e la protettrice degli animali selvatici. Infatti ama l’ombra dei boschi, dove vive insieme alle ninfe in selve ombrose. È anche la dea della luna: non solo durante il giorno, ma anche di notte, se c’è la luna, percorre i boschi e uccide gli animali selvatici per mezzo delle frecce. Le statue, infatti, raffigurano la dea con la faretra e con le frecce.
Minerva è la dea della conoscenza e la protettrice della letteratura. Alla dea è sacra la civetta: la civetta, infatti, sta a indicare la conoscenza, che illumina le tenebre dell’ignoranza. Minerva è la protettrice di Atene: Atene, infatti, è la patria della filosofia e della letteratura. Pertanto gli abitanti di Atene venerano soprattutto Minerva, e per lei innalzano alte statue e sacrificano molte vittime. Alla dea, poi, è cara la terra dell’Attica, e offre agli agricoltori abbondanza di olive e di vigneti.
Anche gli atleti si trovano sotto la protezione di Minerva: nelle palestre, infatti, gli atleti invocano la dea e a lei donano le corone delle vittorie. Oltre a ciò, Minerva è la dea delle battaglie, e attribuisce alle truppe la vittoria nelle battaglie. La dea porta l’elmo e la corazza, nella mano sinistra tiene una lancia, nella mano destrauna piccola statua della Vittoria.