Gli Iperborei (Versione latino Verba Manent)

De Hyperboreis fabula erat ea loca easque regiones temere credita esse. Sed probi gravesque auctores, qui ...senes fiant, voluntario interitu vitae finem facere. (da Solino)

Sugli Iperborei si riteneva, senza fondamento, che quei luoghi e quelle regioni fossero reali.

Ma seri ed autorevoli autori, che sembrano degni di fede, affermano che gli Iperborei abitavano oltre il Pteroforo, regione che crediamo giaccia oltre il nordest. Si dice che quella gente sia beata e felice. Vi sono alcuni che dicono che qui il sole non sorga ogni giorno, come da noi, ma che si levi nell’equinozio d’inverno e tramonti nell’equinozio d’estate: perciò c’e giorno ininterrotto per sei mesi, negli altri c’è una notte continua.

Raccontano che dal cielo venga una grande clemenza; che i venti spirino salubremente, che i venti non portino niente di dannoso; che boschi e foreste sia la (loro) casa; che gli alberi forniscano il vitto giornaliero. Affermano che essi non conoscano la discordia e che onorino gli dei: non solo ma anche sono soliti offrire con le vergini ad Apollo le prime messi e frutti.

Dicono anche che essi non sono addolorati dalle malattie e dalla morte, ma che, quando diventano troppo vecchi, pongono fine alla vita con una morte volontaria.(by Geppetto)

TESTO LATINO COMPLETO

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