Gli scontri con Pirro

Pyrrhus Epiri rex postquam in Italiam exercitum traduxerat apud Heracleam …

Pirro, il re dell’Epiro, dopo che aveva portato l’esercito in Italia, presso Eraclea e Ascoli Piceno sconfisse i Romani sul campo di battaglia, tuttavia, nelle battaglie, perse innumerevoli soldati.

I Romani allestirono un nuovo esercito, ed erano pronti ad opporre resistenza. Allora il re, tramite l’ambasciatore Cinea, che era un uomo di fluente eloquenza e di grande astuzia, propose la pace ai senatori, a condizioni eque e favorevoli. Ormai il Senato propendeva per la pace ed era pronto ad accogliere le condizioni di Pirro, quando nella Curia giunse il censore Appio Claudio, cieco ed anziano, che gli schiavi trasportavano in lettiga:

egli, con la sua autorità e con un severo discorso, sconsigliò la pace. Pertanto i senatori respinsero le condizioni del re e decisero di riprendere la guerra. A quel punto, Pirro trasferì le proprie truppe in Sicilia e portò aiuto contro i Cartaginesi alle città Greche, e, lì, in numerosi combattimenti disperse i nemici e tornò indietro in Italia con un notevole bottino.

I Romani mandarono contro il re il console Curio Dentato con le nuove truppe, il quale sconfisse l’esercito dei nemici presso la città di Malevento, e cacciò Pirro dall’Italia.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:31:50 - flow version _RPTC_G1.3