Il mito di Prometeo - Verba Manent

Prometheus, ingeniosus ac callidus Iapeti filius, primus viros ex luto fingit. Postea Vulcanus deorum faber, imperio Iovis, ex luto primae feminae simulacrum creat, cui Minerva animam dat, Venus miram formam donat, Musae oculorum risusque gratiam, ... Post multos annos Hercules aquilam occidit et Promeheum liberat.

Testo latino completo

Prometeo, figlio di Giapeto, per primo modella gli uomini dal fango. Dopo Vulcano, per il comando di Giove, crea dal fango l'immagine della prima donna, a cui Minerva dà l'anima, Venere le da un'aspetto meraviglioso, le Muse l'armonia degli occhi e del sorriso, Mercurio le da un pronto ingegno e parole ingannevoli e il resto degli dei le danno molti altri doni. Per questo motivo La donna è chiamata dagli dei Pandora i poiché ha tutti i doni; poi è data in matrimonio ad Epimeteo.

Dopo Prometeo, per la benevolenza verso gli abitanti della terra sceglie di dare agli uomini (in) dono la fiamma. Pertanto strappa con l'inganno la fiamma dal fuoco degli déi e la porta sulla terra dentro una ferula.

Allora gli dei puniscono Prometeo: lo legano in cima al Caucaso, ad una roccia, con catene ferree : qui l'aquila (gli) lacera ogni giorno le membra; ma ogni giorno le membra crescono di nuovo. Dopo molti anni Ercole uccide l'aquila e libera Prometeo.

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