La storia di Apollonio, re di Tiro - Apollonio e la principessa finalmente sposi!

Tum vocantur amici, vocantur omnium vicinarum urbium reges, viri magni et nobiles, quibus convocatis, rex ait... regnum Tyri et Cyrenis et quietam atque felicem vitam egisse, denique eos, peractis his annis, in pace defunctos esse.

In seguito vengono chiamati gli amici, i re di tutte le città vicine, gli uomini importanti e nobili, ai quali convocati, il re dice:

"Amici, sappiate che mia figlia desidera sposarsi con Apollonio di Tiro. Chiedo che tutti abbiano/provino allegria (dativo di possesso), poiché mia figlia ha scelto come sposo un giovane molto nobile e molto bello". Dopo aver parlato così fissò senza indugio il giorno delle nozze e predispose ogni cosa. Che altro?

Arrivò il giorno delle nozze: le nozze si celebrano secondo l'uo regale. L'intera città si rallegra di quelle splendide nozze. Giunta al culmine la gioia, rimane tra i coniugi un grandissimo amore, uno straordinario sentimento, un incomparabile stima.

[...] Si racconta che Apollonio visse con sua moglie per 84 anni, governò il regno di Tiro e Cirene, visse una vita serena e felice e, infine, trascorsi questi anni, morirono in pace.

Versione stesso titolo ma diversa da altro libro

Interposito brevi temporis spatio, cum non posset puella ulla ratione vulnus amoris tolerare, in multam infirmitatem1 incidit et iacuit diu in thoro....

Trascorso un breve lasso di tempo, non riuscendo la fanciulla in alcun modo a sopportare la ferita d'amore, cadde in una grave infermità ed era distesa a lungo sul materasso.

Il re, preoccupato per la salute della figlia, le chiedeva spesso: "dolce figlia, perché soffri? Dimmi cosa posso fare". Alla fine la fanciulla si prostrò ai piedi del padre e osò dire: "padre carissimo, perché desideri conoscere il motivo della mia infermità, io amo e desidero come sposo il mio maestro Apollonio; se non me l'avrai dato in sposo perderai la figlia". E il re non potendo tollerare le lacrime della figlia, la fece alzare e parlò dicendo: "dolce figlia, non devi essere preoccupata per questa cosa, perché tu hai scelto un tale marito che io, dal momento in cui l'ho visto, ho desiderato congiungere a te. Sono d'accordo con te". Allora furono chiamati gli amici, i re di tutte le città vicine gli uomini nobili ed importanti, convocatili, il re disse:

"amici, saprete che mia figlia desidera sposare Tirio Apollonio. Chiedo che ci sia gioia per tutti, perché mia figlia ha designato come sposo un giovane nobilissimo e bellissimo". Parlando così non esitò a indire il giorno delle nozze e preparò anticipatamente ogni cosa. Sopraggiunse il giorno delle nozze: le nozze vennero celebrate secondo il costume regale.

Tutta la città gioì per quelle splendide nozze. Terminata la gioia, l'amore, rimase quanto più elevatissimo tra i giovani, un ammirevole affetto. raccontano che Apollonio con sua moglie vissero 79 anni e ottennero il regno di Tiro e e Cirene e trascorsero una serena e tranquilla vita, alla fine, terminati questi anni, vennero seppelliti in pace.
(By Maria D. )

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