Mercurio - Versione Verba Manent
Graeci Romanique deum Mercurium maxime colebant...
I Greci ed i Romani veneravano in maniera particolare il dio Mercurio, e lo consideravano il dio dell’astuzia, dell’eloquio, del commercio e delle strade.
Già nell’infanzia, Mercurio era astuto e scaltro, infatti, con un inganno, egli spogliò Apollo della faretra e delle frecce. Egli era il messaggero degli dèi, e, mentre riferiva agli abitanti della Terra gli ordini degli dèi, impiegava un linguaggio raffinato e, grazie a parole ricercate, otteneva con facilità l’obbedienza degli uomini e delle donne: era, perciò, anche il dio dell’eloquenza.
Mercurio era considerato anche il protettore dei commercianti, poiché proteggeva gli affari. Il dio portava il petaso, applicava ai talloni dei calzari alati e percorreva regioni lontane, il vasto mare e l’alto cielo; pertanto gli antichi lo consideravano anche il dio delle strade.
Egli, per mezzo del caduceo, un grande bastone, infondeva oppure allontanava il sonno, radunava le anime dei morti e le guidava agli Inferi. Durante i banchetti degli dèi, da Mercurio venivano anche preparate le tavole e venivano servite le pietanze.