Pompeo avrebbe dovuto ascoltare i consigli di Cicerone
Castra mihi Pompeii obiecicisti: eo quidem tempore si, ut dixi, meum consilium auctoritasque mea apud eum ... nec in hac urbe mansisses.
Mi rimproverasti l'accampamento di Pompeo: in quel periodo certamente, come dissi, la mia opinione e la mia autorità sarebbe da lui stata preferitita, tu, o Antonio, oggi saresti povero, noi saremmo liberi, lo stato non avrebbe perso tanti generali e (non avrebbe perso) un esercito tanto grande.
Infatti io ammetto che io, prevedendo che sarebbero successe le cose che sono [poi] accadute, ho provato una malinconia tanto grande quanto altri ottimi uomini avrebbero provato, se avessero previsto la stessa cosa. Io soffrivo, certo, soffrivo, o senatori, che lo Stato, preservato un tempo dai vostri e dai miei provvedimenti, sarebbe andato in rovina in breve tempo.
Volevo che fossero in vita quegli uomini eccellenti, splendore dello Stato, i tanti ex consoli, i tanti ex pretori, i tanti senatori assai onorevoli, inoltre tutto il fiore della nobiltà e della gioventù; che, se fossero vivi, sebbene con un' ingiusta situazione di pace - a me infatti ogni pace con i concittadini sembrava più utile della guerra civile - oggi avremmo uno Stato saldo.
Che se la [mia] opinione avesse avuto importanza, tu saresti rimasto certamente senza in quest'ordine e in questa città.