Una contrastata storia d'amore a lieto fine (I)

Erat erus meus Athenis iuvenis valde bonus. Is amabat puellam et illa eum …

Il mio padrone, ad Atene, era un giovane molto onesto. Egli amava una fanciulla, e quella lui. Questo venne mandato a Naupatto, in qualità di ambasciatore degli Ateniesi, per trattare di questioni importanti.

Nel frattempo, qui ad Atene giunge per caso un soldato, fa la corte a quell'amica del mio padrone, ed inizia ad attirare a sé la simpatia della madre di lei per mezzo di vino, di cibo e di vari gioielli.

Tuttavia, non appena a questo soldato si presenta l'occasione, egli si prende gioco della madre della fanciulla, getta di nascosto la figlia su una nave e la porta ad Efeso con la forza. Dopo che quella è stata rapita da Pirgopolinice ed è stata portata via da Atene, io immediatamente preparo una nave per me, e mi imbarco su di essa, al fine di annunciare ciò al mio padrone, a Naupatto.

Ma, mentre ci troviamo in alto mare, accade ciò che vogliono gli dèi: i pirati prendono quella nave sulla quale io ero trasportato. Quello che mi cattura, mi offre in dono a questo soldato.

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