Bruto e Cassio perseguitati dal fantasma di Cesare

Post Caesaris mortem mira cometa in caelo per septem noctes apparuit, denique evanuit....

Dopo la morte di Cesare apparve in cielo per sette notti una meravigliosa cometa, poi sparì.

Anche il sole si oscurò: per quell'anno l'orbita del sole sorse pallida e senza bagliori e non emanava calore, era grave i frutti non giungevano alla maturità. Il fantasma di Cesare sconvolse i congiurati per l'universo: nessun uccisore rimase vivo, persero tutti la vita. Nella battaglia presso Filippi sconfitto, Cassio si uccise con lo stesso pugnale con il quale aveva ucciso Cesare.

Il fantasma di Cesare apparve a Bruto: gli dèi non approvavano quel delitto. La cosa avvenne così: Bruto, per condurre l'esercito da Abido sull'altra riva, pensando nella sua tenda a cosa sarebbe accaduto non dormiva. Improvvisamente udì un rumore verso la porta e vide un uomo di straordinaria grandezza e di orribile aspetto.

Questo, ponendosi presso il letto, non emetteva alcuna parola. Alla fine disse: "Sono il tuo demone, Bruto. Mi vedrai presso a Filippi". Bruto gli rispose audacemente: "Ti vedrò". Bruto non fu ucciso in quella battaglia, ma fuggendo in un luogo dirupato offrì il petto alla spada.
(By Maria D. )

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